Sostenibile è chi sostenibile fa
Ciao sono Matteo, se leggi questa newsletter credo proprio tu mi conosca. se così non fosse qui trovi qualche info su di me.
Qui invece puoi iscriverti per ricevere le mie prossime pubblicazioni su Substack.
La sostenibilità in TikTok
Che la sostenibilità sia un topic sempre più attenzionato e rilevante negli ultimi anni è sicuramente cosa nota. Un impatto che tocca il sociale in modo concreto (vedasi i Fridays for Future) per poi sbarcare, in modalità e approcci diversi, anche nel mondo digitale, social in primis.
Lo sentiamo dire da tempo di quanto la sostenibilità sia un verticale importante sui social, ma non sempre è facile dare una misura a questa rilevanza. Volumi, driver delle conversazioni, impatto, elementi decisivi per una corretta valutazione e che, ad oggi, avevano risposte limitate.
A risolvere parte di questi dubbi arriva un nuovo report realizzato in partnership da TikTok e Omnicom Media Group, focalizzato ad analizzare il ruolo e l’impatto della sostenibilità in piattaforma.
TikTok si dimostra come il principale canale di discussione sui temi green, secondo solo ai canali di news, più “tradizionali” e certamente (sino ad oggi) considerati più affini a questa tematica. Un punto che già fa riflettere, confermando l’evoluzione di TikTok e quanto ormai sia piattaforma estremamente trasversale e ricca a livello di tematiche, offrendo spazio rilevante a verticalità. Una questione di intrattenimento, o meglio infotainment, e di community, temi di cui ho spesso parlato.
L’hashtag EcoTok ha registrato oltre 458.7 milioni di visualizzazioni, dimostrazione eloquente dell’interesse che gli utenti hanno in merito alle tematiche green. Il 63% di questi sceglie TikTok per confrontarsi su temi connessi alla sostenibilità perché lì riesce a trovare il modo di informarsi, ma soprattutto di imparare cose nuove sul tema divertendosi (ecco l’infotainment).
Una rilevanza del tema e un attivismo degli utenti che ovviamente incide anche lato brand. Queste sono infatti tenute a rispondere e confrontarsi sul tema con gli utenti: al 68% dei casi gli utenti si aspettano una maggiore proattività per contribuire al cambiamento.
Comunicare gli obiettivi e le iniziative relativi alla sostenibilità non è però cosa semplice, anzi, spesso porta con sé possibili problematiche se gestite non correttamente. C’è infatti il rischio di non apparire credibili, costruendo un’immagine positiva ma poco affidabile, così come la sovraesposizione può tramutarsi in rumore di fondo.
Serve quindi un approccio che ricalca driver spesso discussi relativamente alla sostenibilità, ma, infondo, a TikTok più in generale: spontaneità, trasparenza, credibilità, intrattenimento. Elementi appunto, noti, ma spesso ancora poco seguiti nel loro rapportarsi con la piattaforma.
Proprio per questo il ruolo dei creator, già estremamente centrale in TikTok, diventa cruciale in una tematica complessa come la sostenibilità. Non è un caso che il 55% segua esperti o creator su per trovare informazioni su questi temi: il loro linguaggio orientato all’intrattenimento facilita infatti la comprensione dei topic, conoscerne risvolti e sentirsi “ingaggiati”.
Perché? Il 56% degli utenti valuta come più affidabili e credibili le collaborazioni tra un creator e un brand su TikTok rispetto ad altri media
I creator che permettono di rispettare quella necessità di linguaggio, di affinità, di infotainment che sono un elemento chiave per “far funzionare” al meglio il canale e, ancor di più, il cimentarsi sulle tematiche ambientali con il corretto fit.
Campagne e progetti da urlo
Long Live The Prince
Escape From The Office
My 2 Cents
Sento sempre più spesso parlare della valenza (riscoperta) del contenuto e di quanto sia tornato (e mai andato via?) centrale nelle strategie di brand activation.
Tutto bene, anzi tutto molto molto bello. C’è un però. Si parte sempre per gli estremi e questa rivalutazione porta troppo spesso a dimenticare parecchi pezzi per strada.
Il vecchio e caro media a supporto. Sì, sembrerò poco romantico, ma con le performance organiche di oggi è difficile dar senso al contenuto senza una corretta sinergia tra content e media. Dirò di più: chi progetta il contenuto deve avere forte conoscenza dell’advertising che andremo a utilizzare, integrandone le caratteristiche nella progettazione del contenuto stesso.
Banale? Forse, ma fidatevi, tanti sembra non ci facciano troppo caso (purtroppo)
L’insight della settimana
Dal Report di TikTok & Omnicom media Group su TikTok e sostenibilità
Matteo consiglia
Se vi interessano riflessioni molto particolari, critiche totalmente focus sulla GenZ non potete non iscrivervi alla newsletter dello Zio.
Se non ci conosciamo, io sono Matteo Pogliani, sono un esperto di comunicazione e new media, autore, keynote speaker e docente in realtà come NABA e 24 Ore Business School.
Sono Partner e Head of Digital di Openbox e uno dei più noti esperti nazionali nell’ambito dell’influencer marketing.
Ho scritto i primi volumi italiani sul tema: “Influencer marketing: valorizza le relazioni e dai voce al tuo brand” e “Professione Influencer” editi da Dario Flaccovio Editore.
Sono inoltre founder dell’ONIM, l’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing, con la mission di fare cultura e dare insight concreti sull’influencer marketing nel mercato italiano.
Se ti è piaciuta questa newsletter condividila.