Spontaneo e autentico (maybe)
Ciao sono Matteo, se leggi questa newsletter credo proprio tu mi conosca. se così non fosse qui trovi qualche info su di me.
Qui invece puoi iscriverti per ricevere le mie prossime pubblicazioni su Substack.
Si fa presto a parlare di autenticità
Nel mio ultimo post sul blog ho parlato di spontaneità e autenticità e di come queste siano lentamente diventati driver fondamentali per la content creation e e la fruizione da parte degli utenti.
Sono elementi talmente cardine da aver condizionato le scelte anche delle piattaforme. Utenti e piattaforme sono andati sempre più in questa direzione: i primi abbracciando una narrazione molto più quotidiana, vera, sempre più in presa diretta, i secondi offrendo e (spingendo) formati di contenuti che vanno in questa direzione, Stories/TikTok/Shorts e live su tutte.
Un approccio comune nella direzione, estremamente differente nelle motivazioni, che è stata per certi versi dirompente nell’impatto dell’experience degli utenti. Basti pensare a come la fruizione, ad esempio, dei contenuti di Instagram sia passata da verticale (feed) a orizzontale (Stories), ma non solo. L’esplosione dell’utilizzo delle live, l’affermazione dello stile TikTok, gli stream e i just chatting, “quasi” salotti capaci di creare relazioni “salde” tra streamer e utenti.
Se l’approccio, come stile e formati, è fortemente, quasi ossessivamente, orientato alla spontaneità, non è sempre così, invece, per i topic dei contenuti prodotti, quasi come se la forma fosse prioritaria sull’essenza, “vestire” di autenticità temi che non sempre tutta questa autenticità hanno.
No, non parlo tanto della questione fake news, troppo complessa, ma in realtà diversa, quanto delle verticalità (sempre più centrali) su cui si concentrano molti utenti e creator.
Basti pensare, ad esempio, ad alcuni dei topic che stanno trovando consenso. Tra questi la crescita personale (self-motivation e personal coaching, ecc) è forse il più evidente, sia in termini di creator che ne parlano che di contenuti e views generate.
Trovare il giusto mindset, migliorare e, negli eccessi, il come, step by step, lavorare su sé stesso per avere successo, perché se le generazioni passate alzavano lo sguardo ai TedX e simili, le nuove guardano, anche per queste esigenze, a TikTok o Twitch.
Un corto circuito tra forma e contenuto che è evidente ad un’analisi attenta, ma che invece non ha impatto, pare sugli utenti, come a rafforzare il concetto che il come resti più evidente e rilevante, ad una fruizione superficiale, del cosa.
Campagne e progetti da urlo
Mastecard lancia il suo primo album musicale
#voceallegamer
My 2 Cents
Sono molto contento (ma sorpreso) parlando ultimamente con brand e professionisti del marketing/comunicazione. Bellissima (e doverosa) l’attenzione estrema a tecniche di Growth Hacking, conversion rate e simili.
C’è solo un problema: che tutto questo non può portare totalmente in secondo piano il prodotto. Ok ottimizzare, ok usare le leve di marketing e comunicazione per valorizzarlo al meglio, ma non possiamo dimenticarci mai per strada il prodotto stesso perché altrimenti non parliamo di comunicazione, ma di miracoli.
La miglior strategia può bilanciare delle pecche, non certo tramutare un prodotto limitato in qualcosa di appealing (soprattutto sul medio/lungo periodo). Quindi grande attenzione al marketing, ma anche a migliorare il prodotto.
L’insight della settimana
L’enegagement rate medio per i diversi settori in TikTok (Aprile-Maggio 2022)
Kudos
Marketing Arena e Flatmates per Lidl sul Muschio Selvaggio
Matteo consiglia
Ogni anno è l’anno dei video (!) e se hai voglia di avere spunti interessanti sul tema vi consiglio di seguire la newsletter di Niccolò Di Vito - Video belli e dove trovarli.
Se non ci conosciamo, io sono Matteo Pogliani, sono un esperto di comunicazione e new media, autore, keynote speaker e docente in realtà come NABA e 24 Ore Business School.
Sono Partner e Head of Digital di Openbox e uno dei più noti esperti nazionali nell’ambito dell’influencer marketing.
Ho scritto i primi volumi italiani sul tema: “Influencer marketing: valorizza le relazioni e dai voce al tuo brand” e “Professione Influencer” editi da Dario Flaccovio Editore.
Sono inoltre founder dell’ONIM, l’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing, con la mission di fare cultura e dare insight concreti sull’influencer marketing nel mercato italiano.
Se ti è piaciuta questa newsletter condividila.